Dal 1 Luglio 2008 anche le domande di brevetto italiane sono sottoposte ad una ricerca di novità da parte dell’EPO, European Patent Office, poi inviata all’UIBM che è inoltrata al richiedente entro 9 mesi dal deposito, insieme con un parere sulla brevettabilità dell’invenzione.
Questo rende vantaggioso il deposito di una domanda nazionale italiana poiché ad un costo contenuto si ottiene una ricerca cui risultati possono essere utili al richiedente per comprendere se il brevetto meriti di essere esteso all’estero oppure no o comunque se valga la pena di investirci.
Attenzione: una predivulgazione dell’oggetto del brevetto prima del deposito della domanda è tale da comportare la nullità di quest’ultima.